Il cambio automatico oggi giorno si trova su molte vetture in circolazione, e come tutti gli altri componenti necessita di una adeguata manutenzione.
Fondamentale è il lubrificante; che come quello del motore, periodicamente deve essere sostituito.
La Nostra officina consiglia la sostituzione ogni 50000-60000 km di utilizzo, questo chilometraggio a grandi linee viene introdotto anche dalle case madri.
Questo per evitare o ridurre al minimo i rischi di rottura precoce del cambio. Viene utilizzata una stazione apposita che oltre a sostituire completamente l’olio
presente nel cambio anche la relativa pulizia.
Per quanto riguarda i malfunzionamenti non inerenti alla lubrificazione, i cambi automatici dopo essere smontati vengono riparati in sede.
Operiamo su tutti i cambi presenti in commercio(tradizionali con convertitore di coppia, Dsg, S-Tronic, Multitronic, Cvt, Powershift, Robotizzati).
Trasmissioni automatiche: Il tipo più diffuso di cambio automatico è quello classico a ruotismi epicicloidali: un gruppo di sistemi epicicloidali in serie
consentono di realizzare ciascuno un cambio di rapporto mediante il solo intervento di freni che agiscono, a seconda dei casi, sulla corona, sul pignone o
sul portasatelliti, e talvolta anche mediante l'uso di frizioni (di solito multidisco) che rendano solidali tra loro due di questi tre elementi. Il comando
automatico della cambiata viene realizzato di solito sfruttando la pressione dell’olio in un circuito idraulico azionato essenzialmente da un rilevatore di velocità finale (tradizionalmente
un meccanismo a dilatazione centrifuga), ma sempre più spesso anche sulla base di altri rilevatori, ad esempio della parzializzazione della carburazione, oppure del carico sopportato,
oppure della pendenza del tracciato.
Questo tipo trasmissione a sistemi epicicloidali si compone essenzialmente delle seguenti parti:
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Convertitore di coppia: è un dispositivo interposto tra il motore ed il cambio al,posto della tradizionale frizione. Produce una variazione della coppia alle basse
velocità e durante le accelerazioni, ma soprattutto azionato "al minimo" (ossia al minimo regime del motore) non trasmette momento torcente, se non di entità minima e comunque
sempre vincibile da una minima azione dei freni.
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Ruotismi epicicloidali: costituiscono la parte principale di un cambio automatico. Il rapporto di trasmissione è determinato, come già detto, da un sistema di
freni e frizioni agenti su sistemi epicicloidali
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Gruppo valvole: Tradizionalmente è costituito da un sistema idraulico in cui l’olio in pressione giunge da una pompa azionata dall'albero di ingresso, e qui
viene regolato da un sistema di valvole premute da molle. Il sistema di valvole elabora la pressione della pompa e la pressione di un rivelatore centrifugo (oltre ad un segnale
idraulico determinato dalla posizione della leva di selezione e della valvola a farfalla) per determinare il rapporto da inserire. La differenza di pressione tra due cavità
determina l'apertura o la chiusura di una valvola di comando, consentendo o meno il passaggio del fluido che aziona gli attuatori di frizioni e freni. Si tratta di un vero e
proprio calcolatore idraulico, e infatti in molti cambi moderni è un microprocessore ad azionare le valvole con l'aiuto di attuatori elettromeccanici.
Sul mercato sono presenti altri tipi di trasmissioni automatiche,oggi giorno molto diffuso è anche il
cambio automatico robotizzato che può essere a
singola
frizione oppure a
doppia frizione: con
frizioni a secco o
frizioni a bagno d’olio.
Si tratta di un cambio in cui sono presenti due alberi collegati a due frizioni a loro volta collegate all'albero di trasmissione. Su un albero si trovano i rapporti dispari mentre sul
secondo i rapporti pari: ciò che accade è una contemporanea rotazione degli alberi interni, tuttavia solo uno dei due, grazie a una frizione, trasferisce il moto all'albero di trasmissione.
Nel frattempo, l'altro albero continua a ruotare e ha così "già pronto" il rapporto successivo. Il vantaggio consiste in una notevole
velocità di cambiata.
Tra i vari produttori di cambi a doppia frizione ci sono BorgWarner (che produce, per esempio, il DSG) e
Getrag.
Questo tipo di
cambio automatico si compone fondamentalmente in queste parti:
- Pacco frizioni,a secco o a bagno d’olio
- Struttura del cambio meccanica,dove sono presenti alberi, ingranaggi, sincronizzatori, forcelle, classici di un cambio meccanico
- Modulo Meccatronica: gruppo elettrovalvole e comandi
Un altro tipo di
cambio automatico è il Cvt: trasmissione a variazione continua, il suo funzionamento consiste nel variare il rapporto di marcia in modo continuo attraverso
delle puleggie e una cinghia o catena, in modo tale di avere una cambiata fluida.
Il più comune di questo tipo di cambio automatico è il cosiddetto Multitronic, sviluppato da Audi.
Questa spiegazione ci fa merito del fatto che tramite la conoscenza riusciamo ad operare su tutti i tipi di cambi automatici presenti sulle vetture odierne e passate.
Per un buon esito della riparazione preferiamo smontare il cambio dalla vettura presso la Nostra officina in modo tale da essere certi della funzionalità corretta del
cambio
automatico.